Il commento alla pronuncia della Suprema Corte è occasione per rivedere i presupposti (soggettivi ed oggettivi) di applicazione della norma sui finanziamenti cd. soci di cui all'art. 2467 c.c. e della postergazione degli stessi, ivi prevista. Particolare attenzione viene attribuita alla nozione di finanziamento cd. "indiretto", concetto elaborato e riconosciuto già da tempo, pur con diverse sfumature, da dottrina e giurisprudenza. Ci si è chiesti, in tale disamina, infine, se i nuovi assetti imposti dal codice sulla crisi di impresa (nel momento in cui anche nelle s.r.l. la gestione dell'impresa è attribuita in via esclusiva agli amministratori) possano avere impatto e di che tipo sulla applicazione della norma in questione (che, invece, si basa sull'idea di una centralità del socio, conformemente a quanto disposto dalla riforma societaria).
"Una pronuncia della Cassazione su finanziamenti cd. “indiretti” e presupposti della postergazione ex art. 2467 c.c."
codazzi elisabetta
2019-01-01
Abstract
Il commento alla pronuncia della Suprema Corte è occasione per rivedere i presupposti (soggettivi ed oggettivi) di applicazione della norma sui finanziamenti cd. soci di cui all'art. 2467 c.c. e della postergazione degli stessi, ivi prevista. Particolare attenzione viene attribuita alla nozione di finanziamento cd. "indiretto", concetto elaborato e riconosciuto già da tempo, pur con diverse sfumature, da dottrina e giurisprudenza. Ci si è chiesti, in tale disamina, infine, se i nuovi assetti imposti dal codice sulla crisi di impresa (nel momento in cui anche nelle s.r.l. la gestione dell'impresa è attribuita in via esclusiva agli amministratori) possano avere impatto e di che tipo sulla applicazione della norma in questione (che, invece, si basa sull'idea di una centralità del socio, conformemente a quanto disposto dalla riforma societaria).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.