Il presente contributo nasce dal desiderio del proponente di comunicare alla comunità rogersiana la sua esperienza nell'ideazione, coordinamento e realizzazione di un progetto svolto nell'anno scolastico in corso in 11 classi di una Scuola Secondaria di II° grado con alunni, docenti e genitori. Lo sviluppo psicologico nella maggior parte degli adolescenti LGBT è segnato da una dimensione di stress continuativo, macro e micro traumatico, conseguenza di ambienti svalutanti e ostili, episodi di stigmatizzazione e, in alcuni casi, di violenza. Questo fenomeno va sotto il nome di “Minority Stress” o “stress legato all'appartenere a una minoranza” (Meyer, 1995) la cui origine è sociale, non naturale. Allora, come scrive Graglia (2009), la sfida di questi adolescenti è di “crescere sani in posti insani”, cioè di costruire un'identità positiva in contesti sociali che condannano moralmente l'appartenenza a una minoranza sessuale, che la considerano talvolta ancora un disturbo, un'anomalia, qualcosa di cui vergognarsi. Il progetto scolastico “La forza della diversità” aveva una doppia finalità: 1) promuovere la resilienza degli adolescenti LGBT nel contesto scolastico e familiare; 2) educare adulti e ragazzi eterosessuali alla legittimità ad essere LGBT, incentivando comprensione empatica e prevenendo ogni forma di discriminazione e bullismo. Laboratori esperienziali per studenti, corsi di formazioni per insegnanti e serate di sensibilizzazione per genitori sono stati condotti da un'equipe di psicologi avvalendosi dell'Approccio Centrato sulla Persona. Ciò che ha guidato questi interventi, come si cercherà di delineare nella relazione, è la consapevolezza che la resilienza degli adolescenti LGBT possa essere favorita da alcuni elementi cardini, a partire da corrette informazioni scientifiche sull'identità e l'orientamento sessuale. Altrettanto importante è l'accettazione positiva e incondizionata di sé e dell'altro diverso da sé, oltre che la congruenza (per esempio, sentirsi in diritto di esistere, di avere un potere personale, ecc.). Infine, la costruzione di un clima socio-emotivo positivo in classe, dove tutte le differenze sono accolte e rispettate, favorisce il supporto sociale e la capacità di chiedere aiuto in caso di bisogno, aumentando la resilienza percepita.
La forza della diversità. Un progetto per promuovere la resilienza degli adolescenti LGBT a scuola
Paolo Bozzato
2011-01-01
Abstract
Il presente contributo nasce dal desiderio del proponente di comunicare alla comunità rogersiana la sua esperienza nell'ideazione, coordinamento e realizzazione di un progetto svolto nell'anno scolastico in corso in 11 classi di una Scuola Secondaria di II° grado con alunni, docenti e genitori. Lo sviluppo psicologico nella maggior parte degli adolescenti LGBT è segnato da una dimensione di stress continuativo, macro e micro traumatico, conseguenza di ambienti svalutanti e ostili, episodi di stigmatizzazione e, in alcuni casi, di violenza. Questo fenomeno va sotto il nome di “Minority Stress” o “stress legato all'appartenere a una minoranza” (Meyer, 1995) la cui origine è sociale, non naturale. Allora, come scrive Graglia (2009), la sfida di questi adolescenti è di “crescere sani in posti insani”, cioè di costruire un'identità positiva in contesti sociali che condannano moralmente l'appartenenza a una minoranza sessuale, che la considerano talvolta ancora un disturbo, un'anomalia, qualcosa di cui vergognarsi. Il progetto scolastico “La forza della diversità” aveva una doppia finalità: 1) promuovere la resilienza degli adolescenti LGBT nel contesto scolastico e familiare; 2) educare adulti e ragazzi eterosessuali alla legittimità ad essere LGBT, incentivando comprensione empatica e prevenendo ogni forma di discriminazione e bullismo. Laboratori esperienziali per studenti, corsi di formazioni per insegnanti e serate di sensibilizzazione per genitori sono stati condotti da un'equipe di psicologi avvalendosi dell'Approccio Centrato sulla Persona. Ciò che ha guidato questi interventi, come si cercherà di delineare nella relazione, è la consapevolezza che la resilienza degli adolescenti LGBT possa essere favorita da alcuni elementi cardini, a partire da corrette informazioni scientifiche sull'identità e l'orientamento sessuale. Altrettanto importante è l'accettazione positiva e incondizionata di sé e dell'altro diverso da sé, oltre che la congruenza (per esempio, sentirsi in diritto di esistere, di avere un potere personale, ecc.). Infine, la costruzione di un clima socio-emotivo positivo in classe, dove tutte le differenze sono accolte e rispettate, favorisce il supporto sociale e la capacità di chiedere aiuto in caso di bisogno, aumentando la resilienza percepita.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.