L’articolo analizza il ruolo della dimensione spaziale nel dare forma alla sintassi della violenza di due episodi avvenuti durante l'occupazione nazifascista e ai loro successivi esiti. I casi selezionati sono una strage nazifascista avvenuta in un paese della provincia di Milano nel luglio ’44 e l’astensione dei corpi di Mussolini e altri gerarchi fascisti nell’aprile del ’45 a Milano. Tali episodi sono comparati analizzando le pratiche in cui consistono come tentativi di territorializzazione che hanno nella dimensione spaziale una delle proprie principali condizioni di possibilità e di efficacia.
Territorio, spazio e violenza. Due casi di rappresaglie nazi-fasciste
Citroni S;
2014-01-01
Abstract
L’articolo analizza il ruolo della dimensione spaziale nel dare forma alla sintassi della violenza di due episodi avvenuti durante l'occupazione nazifascista e ai loro successivi esiti. I casi selezionati sono una strage nazifascista avvenuta in un paese della provincia di Milano nel luglio ’44 e l’astensione dei corpi di Mussolini e altri gerarchi fascisti nell’aprile del ’45 a Milano. Tali episodi sono comparati analizzando le pratiche in cui consistono come tentativi di territorializzazione che hanno nella dimensione spaziale una delle proprie principali condizioni di possibilità e di efficacia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.