La filosofia ha dimostrato che la paura della morte costringe l’uomo a ripensare al proprio rapporto anima-corpo. In questo lavoro di ricerca si è pertanto scelto di partire dalla domanda edipica, ossia da quella domanda che sta alla base di ogni domanda. Il richiamo alla morte, limite ed origine di ogni nostra narrazione, è in essa evidente ed, infatti, è proprio qui che culmina la questione del soggetto umano. Noto è poi il fatto che la piena consapevolezza di sé la si raggiunge proprio grazie all’angoscia della morte. Per dimostrare praticamente quest’assunto filosofico si è messo in evidenza il nesso tra questa paura e il mondo dei trapianti d’organo. Per farlo si è provato a far dialogare saperi eterogenei, dall’arte alla filosofia ed alla clinica. L’impostazione dialettica propria del pensiero hegeliano si è rivelata essere un interessante filo rosso da seguire. Quello che ne è emerso è un percorso dialettico che tenta di offrire una nuova prospettiva per indagare non già temi propri della filosofia politica o del diritto, ma bensì tre concetti fondamentali del mondo trapiantologico: la morte (tesi), il corpo (antitesi) ed il dono (sintesi). Ognuno di questi capitoli, poi, in accordo con Hegel, è a sua volta composto da una prima parte filosofico antropologica (tesi), una seconda tecnica e scientifica (antitesi) ed una rilettura critica conclusiva (sintesi). Infine si è teorizzata la necessità di esorcizzare la paura della morte (tesi) per superare il dualismo anima e corpo (antitesi) ed arrivare così a comprendere che accettare di diventare donatori di organi può diventare un eccellente strumento per riguadagnare l’immortalità da tempo perduta (sintesi).
La donazione di organi. Una rilettura critica a partire da un punto di vista filosofico / Borgo, Melania. - (2015).
La donazione di organi. Una rilettura critica a partire da un punto di vista filosofico.
Borgo, Melania
2015-01-01
Abstract
La filosofia ha dimostrato che la paura della morte costringe l’uomo a ripensare al proprio rapporto anima-corpo. In questo lavoro di ricerca si è pertanto scelto di partire dalla domanda edipica, ossia da quella domanda che sta alla base di ogni domanda. Il richiamo alla morte, limite ed origine di ogni nostra narrazione, è in essa evidente ed, infatti, è proprio qui che culmina la questione del soggetto umano. Noto è poi il fatto che la piena consapevolezza di sé la si raggiunge proprio grazie all’angoscia della morte. Per dimostrare praticamente quest’assunto filosofico si è messo in evidenza il nesso tra questa paura e il mondo dei trapianti d’organo. Per farlo si è provato a far dialogare saperi eterogenei, dall’arte alla filosofia ed alla clinica. L’impostazione dialettica propria del pensiero hegeliano si è rivelata essere un interessante filo rosso da seguire. Quello che ne è emerso è un percorso dialettico che tenta di offrire una nuova prospettiva per indagare non già temi propri della filosofia politica o del diritto, ma bensì tre concetti fondamentali del mondo trapiantologico: la morte (tesi), il corpo (antitesi) ed il dono (sintesi). Ognuno di questi capitoli, poi, in accordo con Hegel, è a sua volta composto da una prima parte filosofico antropologica (tesi), una seconda tecnica e scientifica (antitesi) ed una rilettura critica conclusiva (sintesi). Infine si è teorizzata la necessità di esorcizzare la paura della morte (tesi) per superare il dualismo anima e corpo (antitesi) ed arrivare così a comprendere che accettare di diventare donatori di organi può diventare un eccellente strumento per riguadagnare l’immortalità da tempo perduta (sintesi).File | Dimensione | Formato | |
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