Nell’elaborato sono delineati i passaggi che hanno portato all’emersione del PPP a livello europeo in veste di strumento politico di gestione della complessità (v. TEN) e, di riflesso, nell’ordinamento nazionale (seppur con qualche perplessità). L’intento è quello di far chiarezza sull’annosa distinzione fra appalti e concessioni (tradizionalmente considerati agli antipodi del public procurement), distinzione che si fonda sulla diversa allocazione del rischio. Così come non esiste una definizione precisa di cosa sia il rischio, non esiste neppure una metodologia unica e risolutiva per farvi fronte: la golden rule vuole solamente che il rischio sia posto in capo alla parte che meglio sappia gestirlo in virtù della propria competenza ed esperienza, nonché della propria attitudine verso il rischio. Il public procurement in generale ed il PPP in particolare dovrebbero perseguire le cd. “3E” (economicità, efficienza, efficacia) avendo sempre ben presente l’interesse collettivo. In this study are highlighted the steps which have lead to the emersion of the PPPs as a political tool to manage complexity at European level and, as a result, into national law (even though some perplexities remain). The intent is to shed light on the distinction between public contracts and concessions (traditionally considered as the antipodes of the public procurement), a distinction that is based on the different risk allocation. Likewise there is no precise definition of what constitutes risk, there is not a unique and resolving methodology for dealing with it: the golden rule just wishes that the risk is placed in the hands of the parties who know how to handle it better by virtue of their expertise and experience, as well as of their own attitude toward the risk. The public procurement, in general, and the PPPs, in particular, should pursue the “3Es” (economy, efficiency, effectiveness) always bearing in mind the public interest. Since the risks depend on the performances included in the contract and on the interests, even superindividual, to be pursued, they both do enrich the content of operating risk. To reach solutions cd. “triple win”, that is to say shared by public administration, businesses and communities, it is necessary to adopt a method of public procurement which does ensure the highest social welfare. I rischi dipendono infatti dalle prestazioni incluse nel contratto e dagli interessi, anche superindividuali, tutelati, talché entrambi arricchiscono di contenuto il rischio operativo. Per addivenire a soluzioni cd. “triple win”, vale a dire condivise da p.a., imprese e collettività, è necessario adottare una metodologia di approvvigionamento pubblico che garantisca il maggior benessere sociale.

The allocation of risk in the public-private partnership (PPP) between public contracts and concessions / Ceruti, Marco. - (2016).

The allocation of risk in the public-private partnership (PPP) between public contracts and concessions.

Ceruti, Marco
2016-01-01

Abstract

Nell’elaborato sono delineati i passaggi che hanno portato all’emersione del PPP a livello europeo in veste di strumento politico di gestione della complessità (v. TEN) e, di riflesso, nell’ordinamento nazionale (seppur con qualche perplessità). L’intento è quello di far chiarezza sull’annosa distinzione fra appalti e concessioni (tradizionalmente considerati agli antipodi del public procurement), distinzione che si fonda sulla diversa allocazione del rischio. Così come non esiste una definizione precisa di cosa sia il rischio, non esiste neppure una metodologia unica e risolutiva per farvi fronte: la golden rule vuole solamente che il rischio sia posto in capo alla parte che meglio sappia gestirlo in virtù della propria competenza ed esperienza, nonché della propria attitudine verso il rischio. Il public procurement in generale ed il PPP in particolare dovrebbero perseguire le cd. “3E” (economicità, efficienza, efficacia) avendo sempre ben presente l’interesse collettivo. In this study are highlighted the steps which have lead to the emersion of the PPPs as a political tool to manage complexity at European level and, as a result, into national law (even though some perplexities remain). The intent is to shed light on the distinction between public contracts and concessions (traditionally considered as the antipodes of the public procurement), a distinction that is based on the different risk allocation. Likewise there is no precise definition of what constitutes risk, there is not a unique and resolving methodology for dealing with it: the golden rule just wishes that the risk is placed in the hands of the parties who know how to handle it better by virtue of their expertise and experience, as well as of their own attitude toward the risk. The public procurement, in general, and the PPPs, in particular, should pursue the “3Es” (economy, efficiency, effectiveness) always bearing in mind the public interest. Since the risks depend on the performances included in the contract and on the interests, even superindividual, to be pursued, they both do enrich the content of operating risk. To reach solutions cd. “triple win”, that is to say shared by public administration, businesses and communities, it is necessary to adopt a method of public procurement which does ensure the highest social welfare. I rischi dipendono infatti dalle prestazioni incluse nel contratto e dagli interessi, anche superindividuali, tutelati, talché entrambi arricchiscono di contenuto il rischio operativo. Per addivenire a soluzioni cd. “triple win”, vale a dire condivise da p.a., imprese e collettività, è necessario adottare una metodologia di approvvigionamento pubblico che garantisca il maggior benessere sociale.
2016
Partenariato pubblico-privato (PPP), appalti e concessioni, diritto amministrativo, contratti pubblici e procedure ad evidenza pubblica, diritto pubblico nazionale e sovranazionale
The allocation of risk in the public-private partnership (PPP) between public contracts and concessions / Ceruti, Marco. - (2016).
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