La piazza di Sant’Agostino fu oggetto nel terzo quarto del XVIII secolo di profonde trasformazioni che incisero sul piano politico, economico, sociale e urbano. L’intervento promosso dall’amministrazione ducale determinò una completa rifunzionalizzazione: da spazio legato al ‘pantheon dinastico’ estense e alla presenza di un insediamento religioso, ad area destinata al rinnovato sistema assistenziale dello Stato, secondo un piano indubbiamente ispirato dagli scritti di Ludovico Antonio Muratori. Nel 1753 ebbe luogo l’erezione dell’ospedale degli Infermi e degli Incurabili; nove anni più tardi la costruzione dell’Albergo dei Poveri, in questo secondo caso con il reimpiego della fabbrica dell’arsenale militare. Il potenziale innovativo di questo intervento, pur rispondente a logiche e principi di secolarizzazione dell’assistenza ai bisognosi e ai malati di valenza europea, fu prontamente recepito dall’opinione pubblica internazionale che non mancò di riconoscere, per la sua ideazione e attuazione, il diretto coinvolgimento di Francesco III d’Este, duca di Modena e Reggio. Il contributo intende ripercorre le tappe di questo rilevante piano di riqualificazione civico e analizzare l’effettiva portata del ruolo decisionale del penultimo principe estense che l’amministrazione cittadina volle celebrare in questo stesso spazio con l’erezione nel 1774 di un monumento equestre che richiamava la più antica vocazione dell’area come luogo di celebrazione dinastica.

La riqualificazione dell’area di Sant’Agostino nell’età di Francesco III d’Este: tra muratoriana “pubblica utilità” e celebrazione dinastica

Laura Facchin
2020-01-01

Abstract

La piazza di Sant’Agostino fu oggetto nel terzo quarto del XVIII secolo di profonde trasformazioni che incisero sul piano politico, economico, sociale e urbano. L’intervento promosso dall’amministrazione ducale determinò una completa rifunzionalizzazione: da spazio legato al ‘pantheon dinastico’ estense e alla presenza di un insediamento religioso, ad area destinata al rinnovato sistema assistenziale dello Stato, secondo un piano indubbiamente ispirato dagli scritti di Ludovico Antonio Muratori. Nel 1753 ebbe luogo l’erezione dell’ospedale degli Infermi e degli Incurabili; nove anni più tardi la costruzione dell’Albergo dei Poveri, in questo secondo caso con il reimpiego della fabbrica dell’arsenale militare. Il potenziale innovativo di questo intervento, pur rispondente a logiche e principi di secolarizzazione dell’assistenza ai bisognosi e ai malati di valenza europea, fu prontamente recepito dall’opinione pubblica internazionale che non mancò di riconoscere, per la sua ideazione e attuazione, il diretto coinvolgimento di Francesco III d’Este, duca di Modena e Reggio. Il contributo intende ripercorre le tappe di questo rilevante piano di riqualificazione civico e analizzare l’effettiva portata del ruolo decisionale del penultimo principe estense che l’amministrazione cittadina volle celebrare in questo stesso spazio con l’erezione nel 1774 di un monumento equestre che richiamava la più antica vocazione dell’area come luogo di celebrazione dinastica.
2020
L’ “Occidente delgi eroi”. Il Panteon degli Estensi in Sant’Agostino a Modena (1662-1663) e la cultura barocca
9788864627243
L’ “Occidente delgi eroi”. Il Panteon degli Estensi in Sant’Agostino a Modena (1662-1663) e la cultura barocca
Modena, Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti
25-26 ottobre 2018
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