Obiettivo. Sebbene l’elettrostimolazione (ES) muscolare sia ampiamente utilizzata a scopo riabilitativo e di allenamento, le risposte acute del sistema cardiorespiratorio all’ES sono poco studiate. Scopo di questo studio è valutare gli adattamenti cardiorespiratori acuti all’ES massimale nei muscoli bicipite brachiale e quadricipite femorale. Metodi. Tredici soggetti di sesso maschile ben allenati (età 27±3 anni (m±SD); peso 74±6 kg, altezza 178±8 cm) hanno partecipato allo studio. Il bicipite brachiale e il quadricipite femorale (lato dominante) sono stati stimolati elettricamente fino alla massima intensità tollerabile in 2 giorni differenti. Il consumo di ossigeno (V.O2), il quoziente respiratorio (QR), la ventilazione polmonare (VE), la frequenza cardiaca (FC) e la pressione arteriosa sistolica (PAS) e diastolica (PAD) sono stati monitorizzati in continuo: 1) a riposo (10 min prima dell’inizio dell’ES) e 2) durante la sessione di ES (ultimi 5 min della fase allenante). Risultati. Tutti i parametri metabolici sono significativamente aumentati rispetto alle condizioni basali durante l’ES di entrambi i muscoli (p<0,001), senza differenze tra bicipite e quadricipite. Sia la PAS che la PAD sono risultate significativamente incrementate durante la stimolazione (p<0,001), con un incremento della PAS significativamente maggiore durante la stimolazione del quadricipite, rispetto a quella del bicipite (p<0,05). Non è stata osservata alcuna relazione significativa tra parametri fisiologici e intensità della stimolazione. È stata, invece, verificata una correlazione positiva tra area muscolare della coscia e incremento della PAS. Conclusioni. Sebbene l’ES sia stata applicata monolateralmente, alla massima intensità tollerabile, la stimolazione elettrica ha attivato significativamente il sistema cardiorespiratorio. L’aumento della pressione arteriosa durante la stimolazione potrebbe dipendere sia dall’area di sezione vascolare del muscolo stimolato che da un aumentato rilascio di catecolamine, ma non appare influenzato dall’entità della stimolazione. Pertanto, durante una seduta di ES, dovrebbero essere considerati gli adattamenti cardiovascolari, specialmente nei soggetti con pressione arteriosa borderline/alta o con elevato rischio cardiovascolare.
Modificazioni acute della pressione arteriosa e del dispendio energetico durante stimolazione elettrica muscolare
Merati, G.;
2003-01-01
Abstract
Obiettivo. Sebbene l’elettrostimolazione (ES) muscolare sia ampiamente utilizzata a scopo riabilitativo e di allenamento, le risposte acute del sistema cardiorespiratorio all’ES sono poco studiate. Scopo di questo studio è valutare gli adattamenti cardiorespiratori acuti all’ES massimale nei muscoli bicipite brachiale e quadricipite femorale. Metodi. Tredici soggetti di sesso maschile ben allenati (età 27±3 anni (m±SD); peso 74±6 kg, altezza 178±8 cm) hanno partecipato allo studio. Il bicipite brachiale e il quadricipite femorale (lato dominante) sono stati stimolati elettricamente fino alla massima intensità tollerabile in 2 giorni differenti. Il consumo di ossigeno (V.O2), il quoziente respiratorio (QR), la ventilazione polmonare (VE), la frequenza cardiaca (FC) e la pressione arteriosa sistolica (PAS) e diastolica (PAD) sono stati monitorizzati in continuo: 1) a riposo (10 min prima dell’inizio dell’ES) e 2) durante la sessione di ES (ultimi 5 min della fase allenante). Risultati. Tutti i parametri metabolici sono significativamente aumentati rispetto alle condizioni basali durante l’ES di entrambi i muscoli (p<0,001), senza differenze tra bicipite e quadricipite. Sia la PAS che la PAD sono risultate significativamente incrementate durante la stimolazione (p<0,001), con un incremento della PAS significativamente maggiore durante la stimolazione del quadricipite, rispetto a quella del bicipite (p<0,05). Non è stata osservata alcuna relazione significativa tra parametri fisiologici e intensità della stimolazione. È stata, invece, verificata una correlazione positiva tra area muscolare della coscia e incremento della PAS. Conclusioni. Sebbene l’ES sia stata applicata monolateralmente, alla massima intensità tollerabile, la stimolazione elettrica ha attivato significativamente il sistema cardiorespiratorio. L’aumento della pressione arteriosa durante la stimolazione potrebbe dipendere sia dall’area di sezione vascolare del muscolo stimolato che da un aumentato rilascio di catecolamine, ma non appare influenzato dall’entità della stimolazione. Pertanto, durante una seduta di ES, dovrebbero essere considerati gli adattamenti cardiovascolari, specialmente nei soggetti con pressione arteriosa borderline/alta o con elevato rischio cardiovascolare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.