Ci serve più o meno tecnologia? La domanda, che solo qualche decennio fa sarebbe sembrata assurda, è oggi centrale nel dibattito sul futuro della nostra società, tanto più dopo le ben note vicende legate al Coronavirus. Dopo aver chiarito alcuni equivoci e individuato alcuni problemi relativi alla tecnologia ma che non sono tecnologici, l'autore offre alcune linee prospettiche sviluppate attorno al tema della libertà. Occorre ricuperare il senso del limite e non pretendere dalla tecnologia l’impossibile, tornando a chiederle ciò che essa può darci (che è moltissimo).

Più tecnologia o meno tecnologia? (seconda parte)

Paolo Musso
Primo
2020-01-01

Abstract

Ci serve più o meno tecnologia? La domanda, che solo qualche decennio fa sarebbe sembrata assurda, è oggi centrale nel dibattito sul futuro della nostra società, tanto più dopo le ben note vicende legate al Coronavirus. Dopo aver chiarito alcuni equivoci e individuato alcuni problemi relativi alla tecnologia ma che non sono tecnologici, l'autore offre alcune linee prospettiche sviluppate attorno al tema della libertà. Occorre ricuperare il senso del limite e non pretendere dalla tecnologia l’impossibile, tornando a chiederle ciò che essa può darci (che è moltissimo).
2020
https://www.ilsussidiario.net/news/scienzaindiretta-piu-tecnologia-o-meno-tecnologia-2/2067622/
Tecnologia, ecologia, termodinamica, Coronavirus, senso del limite, rischio zero, modernità, Havel, totalitarismo burocratico.
Musso, Paolo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11383/2103574
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