La pronuncia in commento, pur ponendosi in linea di continuità con l’orientamento giurisprudenziale consolidatosi, suscita interesse per le modalità con cui ricorda che, al fine di accertare o escludere la sussistenza di un’ipotesi di accettazione tacita dell’eredità, i giudici non possano limitarsi a valutare il compimento di singoli atti aventi rilievo prettamente fiscale e/o conservativo, ma debbano indagare il complessivo comportamento del chiamato, prestando particolare attenzione all’eventuale possesso e gestione, anche solo parziale, dell’eredità, nonché a eventuali atti o condotte posse in essere da terzi ma causalmente riconducibili alla volontà del chiamato. Sulla scorta di tali premesse la Suprema Corte conferma e approfondisce la regola secondo cui l’accettazione tacita può ravvisarsi non solo in un atto compiuto direttamente dal delato, ma anche in un’attività indiretta quale, ad esempio, l’incarico conferito ad un terzo di compiere atti di gestione ovvero in ipotesi di negotiorum gestio dei rapporti facenti capo al de cuius, purché tali atti di gestione siano ratificati e/o con-divisi dal chiamato.
Attivita` indirette del delato, negotiorum gestio e accettazione tacita di eredita
DUVIA PAOLO
2021-01-01
Abstract
La pronuncia in commento, pur ponendosi in linea di continuità con l’orientamento giurisprudenziale consolidatosi, suscita interesse per le modalità con cui ricorda che, al fine di accertare o escludere la sussistenza di un’ipotesi di accettazione tacita dell’eredità, i giudici non possano limitarsi a valutare il compimento di singoli atti aventi rilievo prettamente fiscale e/o conservativo, ma debbano indagare il complessivo comportamento del chiamato, prestando particolare attenzione all’eventuale possesso e gestione, anche solo parziale, dell’eredità, nonché a eventuali atti o condotte posse in essere da terzi ma causalmente riconducibili alla volontà del chiamato. Sulla scorta di tali premesse la Suprema Corte conferma e approfondisce la regola secondo cui l’accettazione tacita può ravvisarsi non solo in un atto compiuto direttamente dal delato, ma anche in un’attività indiretta quale, ad esempio, l’incarico conferito ad un terzo di compiere atti di gestione ovvero in ipotesi di negotiorum gestio dei rapporti facenti capo al de cuius, purché tali atti di gestione siano ratificati e/o con-divisi dal chiamato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.