Lo studio dei correlati sovraglottici della sonorità nella produzione di occlusive e fricative ha mostrato che le strategie del controllo motorio a livello di articolatori orali cambiano in dipendenza del fatto se la consonante sia prodotta con o senza vibrazione delle corde vocali, essenzialmente per garantire il soddisfacimento dei requisiti aerodinamici della sonorità (cf. tra gli altri, Westbury 1983, Dagenais et al. 1994, Löfqvist & Gracco 1994, Moen et al. 2001, Fuchs & Perrier 2003, Fuchs et al. 2009, Liker & Gibbon 2013, Skarnitzl 2013). Ad esempio, l'allargamento attivo della cavità orale necessario ad impedire l'aumento della pressione orale (onde mantenere il differenziale di pressione trans-glottica richiesto per la vibrazione delle corde vocali) si materializza, nella produzione di /d/ da parte di tedescofoni, in un abbassamento della mandibola, una posizione dell'apice della lingua inizialmente più bassa e poi più arretrata, un contatto linguo-palatale meno esteso e una durata acustica minore, rispetto alla produzione di /t/ (Fuchs & Perrier 2003). Gli studi mettono però in evidenza una variabilità legata al luogo di costrizione del gesto consonantico (anteriori, posteriori) e soprattutto al tipo di occlusione realizzata (completa, come nelle occlusive, oppure incompleta, come nelle fricative). Infatti, nella produzione delle fricative sonore, l'allargamento della cavità orale nella parte posteriore del cavo orale è compensato da un ampliamento della costrizione nella parte anteriore necessario ad incrementare la turbolenza dell’aria e la conseguente integrità acustica del segmento (Liker e Gibbon 2013, Fuchs et al. 2009). Inoltre non è chiaro se gli effetti varino anche da lingua a lingua, ad esempio Dagenais et al. (1994) hanno trovato un maggiore contatto linguo-palatale per /d/ rispetto a /t/ per parlanti di inglese americano, mentre Moen et al. (2001) hanno riscontrato un maggiore contatto della /t/ in norvegese. Lo scopo di questo studio è analizzare i correlati sovraglottici della sonorità in plosive, fricative e affricate di una varietà toscana di italiano, tramite l'analisi di dati acustici, elettropalatografici (EPG) ed ecografici linguali (UTI). Viene considerata la produzione di /t, d/, /tt, dd/, /s, z/ /B, C/, /tts, ddz/, /ttB, ddC/, nonché dei nessi /st, zd/ in due contesti vocalici simmetrici, /a/ e /i/.L'originalità dello studio consiste principalmente in due fattori. Il primo riguarda la varietà di lingua presa in considerazione, che permette di analizzare l'opposizione di sonorità in un'ampia serie di consonanti linguali anteriori: occlusive scempie e geminate, fricative scempie sia alveolari che palatali (si noti che /B/ scempia non è sistematicamente presente in varietà di italiano diverse dal toscano), affricate geminate sia alveolari che palatali. Il secondo riguarda l'inclusione delle affricate, che costituiscono un campo ancora inesplorato interlinguisticamente, ma particolarmente importante, a nostro avviso, per la comprensione dei tradeoffs aerodinamici-articolatori qui studiati, poiché sono prodotte con una fase occlusiva seguita da una fase fricativa. L'analisi dei due nessi /st, zd/ ha lo scopo di mettere a fattore anche l'elemento temporale di tale successione di fasi articolatorie. Presenteremo i risultati dell’analisi di tre parlanti femmine di area pisano-livornese, con riferimento esclusivamente al contesto /aCa/: verranno discussi i risultati relativi alla durata acustica dei foni e alle variazioni del contatto linguo-palatale in termini di antero-posteriorità ed estensione mediosagittale del contatto (Fontdevila et al. 1994), mentre si proporranno alcune riflessioni metodologiche sull'uso di UTI per la caratterizzazione degli aspetti dinamici della produzione consonantica (gesto di chiusura e gesto di apertura). Attività svolte in conformità al progetto di ricerca dal titolo "Disturbi motori nel parlato e biofeedback visivo: simulare i movimenti articolatori in 3D" finanziato dalla Fondazione Pisa nell'ambito del bando 2016. Bibliografia J.R. Westbury (1983). ”Enlargement of the supraglottal cavity and its relation to stop consonant voicing”, Journal of the Acoustical Society of America 73(4), 1322-1336. P.A. Dagenais, L.C. Lorendo & M.J. McCutcheon (1994). “A study of voicing and context effects upon consonant linguapalatal contact patterns”, Journal of Phonetics 22, 225-238. A. Löfqvist & V.L.Gracco (1994). ”Tongue body kinematics in velar stop production: influences of consonant voicing and vowel context”, Phonetica 51, 52-67. I. Moen, H.G. Simonsen, M. Huseby, & J. Grue (2001). “The relationship between intraoral air pressure and tongue-palate contact during the articulation of Norwegian /t/ and /d/”, Eurospeech CD-ROM. paper 265. S. Fuchs & P. Perrier (2003). “An EMMA/EPG study of voicing contrast correlates in German”. In Daniel Recasens & Maria J. Solé, Proceedings of the ICPhS, 1057-1060. S. Fuchs, J. Brunner & A. Busler (2009). “Temporal and spatial aspects concerning the realizations of the voicing contrast in German alveolar and postalveolar fricatives”. Advances in Speech Language Pathology 9(1), 90-100. M. Liker & F. Gibbon (2013). “Differences in EPG contact dynamics between voiced and voiceless lingual fricatives”. Journal of the International Phonetic Association 43(1), 49-64. R. Skarnitzl (2013). “Asymmetry in the Czech Alveolar Stops: An EPG Study”. Phonetica Pragensia 13, 101-112. J. Fontdevila, M.D. Pallares, D. Recasens (1994). “The contact index method of electropalatographic data reduction”, Journal of Phonetics 22, 141-154.

Correlati sovraglottici della sonorità in toscano: dati acustici ed elettropalatografici

Maria Paola Bissiri
Primo
;
2018-01-01

Abstract

Lo studio dei correlati sovraglottici della sonorità nella produzione di occlusive e fricative ha mostrato che le strategie del controllo motorio a livello di articolatori orali cambiano in dipendenza del fatto se la consonante sia prodotta con o senza vibrazione delle corde vocali, essenzialmente per garantire il soddisfacimento dei requisiti aerodinamici della sonorità (cf. tra gli altri, Westbury 1983, Dagenais et al. 1994, Löfqvist & Gracco 1994, Moen et al. 2001, Fuchs & Perrier 2003, Fuchs et al. 2009, Liker & Gibbon 2013, Skarnitzl 2013). Ad esempio, l'allargamento attivo della cavità orale necessario ad impedire l'aumento della pressione orale (onde mantenere il differenziale di pressione trans-glottica richiesto per la vibrazione delle corde vocali) si materializza, nella produzione di /d/ da parte di tedescofoni, in un abbassamento della mandibola, una posizione dell'apice della lingua inizialmente più bassa e poi più arretrata, un contatto linguo-palatale meno esteso e una durata acustica minore, rispetto alla produzione di /t/ (Fuchs & Perrier 2003). Gli studi mettono però in evidenza una variabilità legata al luogo di costrizione del gesto consonantico (anteriori, posteriori) e soprattutto al tipo di occlusione realizzata (completa, come nelle occlusive, oppure incompleta, come nelle fricative). Infatti, nella produzione delle fricative sonore, l'allargamento della cavità orale nella parte posteriore del cavo orale è compensato da un ampliamento della costrizione nella parte anteriore necessario ad incrementare la turbolenza dell’aria e la conseguente integrità acustica del segmento (Liker e Gibbon 2013, Fuchs et al. 2009). Inoltre non è chiaro se gli effetti varino anche da lingua a lingua, ad esempio Dagenais et al. (1994) hanno trovato un maggiore contatto linguo-palatale per /d/ rispetto a /t/ per parlanti di inglese americano, mentre Moen et al. (2001) hanno riscontrato un maggiore contatto della /t/ in norvegese. Lo scopo di questo studio è analizzare i correlati sovraglottici della sonorità in plosive, fricative e affricate di una varietà toscana di italiano, tramite l'analisi di dati acustici, elettropalatografici (EPG) ed ecografici linguali (UTI). Viene considerata la produzione di /t, d/, /tt, dd/, /s, z/ /B, C/, /tts, ddz/, /ttB, ddC/, nonché dei nessi /st, zd/ in due contesti vocalici simmetrici, /a/ e /i/.L'originalità dello studio consiste principalmente in due fattori. Il primo riguarda la varietà di lingua presa in considerazione, che permette di analizzare l'opposizione di sonorità in un'ampia serie di consonanti linguali anteriori: occlusive scempie e geminate, fricative scempie sia alveolari che palatali (si noti che /B/ scempia non è sistematicamente presente in varietà di italiano diverse dal toscano), affricate geminate sia alveolari che palatali. Il secondo riguarda l'inclusione delle affricate, che costituiscono un campo ancora inesplorato interlinguisticamente, ma particolarmente importante, a nostro avviso, per la comprensione dei tradeoffs aerodinamici-articolatori qui studiati, poiché sono prodotte con una fase occlusiva seguita da una fase fricativa. L'analisi dei due nessi /st, zd/ ha lo scopo di mettere a fattore anche l'elemento temporale di tale successione di fasi articolatorie. Presenteremo i risultati dell’analisi di tre parlanti femmine di area pisano-livornese, con riferimento esclusivamente al contesto /aCa/: verranno discussi i risultati relativi alla durata acustica dei foni e alle variazioni del contatto linguo-palatale in termini di antero-posteriorità ed estensione mediosagittale del contatto (Fontdevila et al. 1994), mentre si proporranno alcune riflessioni metodologiche sull'uso di UTI per la caratterizzazione degli aspetti dinamici della produzione consonantica (gesto di chiusura e gesto di apertura). Attività svolte in conformità al progetto di ricerca dal titolo "Disturbi motori nel parlato e biofeedback visivo: simulare i movimenti articolatori in 3D" finanziato dalla Fondazione Pisa nell'ambito del bando 2016. Bibliografia J.R. Westbury (1983). ”Enlargement of the supraglottal cavity and its relation to stop consonant voicing”, Journal of the Acoustical Society of America 73(4), 1322-1336. P.A. Dagenais, L.C. Lorendo & M.J. McCutcheon (1994). “A study of voicing and context effects upon consonant linguapalatal contact patterns”, Journal of Phonetics 22, 225-238. A. Löfqvist & V.L.Gracco (1994). ”Tongue body kinematics in velar stop production: influences of consonant voicing and vowel context”, Phonetica 51, 52-67. I. Moen, H.G. Simonsen, M. Huseby, & J. Grue (2001). “The relationship between intraoral air pressure and tongue-palate contact during the articulation of Norwegian /t/ and /d/”, Eurospeech CD-ROM. paper 265. S. Fuchs & P. Perrier (2003). “An EMMA/EPG study of voicing contrast correlates in German”. In Daniel Recasens & Maria J. Solé, Proceedings of the ICPhS, 1057-1060. S. Fuchs, J. Brunner & A. Busler (2009). “Temporal and spatial aspects concerning the realizations of the voicing contrast in German alveolar and postalveolar fricatives”. Advances in Speech Language Pathology 9(1), 90-100. M. Liker & F. Gibbon (2013). “Differences in EPG contact dynamics between voiced and voiceless lingual fricatives”. Journal of the International Phonetic Association 43(1), 49-64. R. Skarnitzl (2013). “Asymmetry in the Czech Alveolar Stops: An EPG Study”. Phonetica Pragensia 13, 101-112. J. Fontdevila, M.D. Pallares, D. Recasens (1994). “The contact index method of electropalatographic data reduction”, Journal of Phonetics 22, 141-154.
2018
Bissiri, MARIA PAOLA; Celata, Chiara
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