Fin da prima della Grande Guerra, ma soprattutto nel periodo tra le guerre, tutto il litorale veneto-istro-liburnico, da Trieste a Fiume, fu meta delle primissime presenze cinesi originarie dal Zhejiang in Europa. Si trattava però di due flussi distinti. Il primo, strettamente legato alle grandi società di navigazione triestine (prima austroungariche, poi italiane) era costituito da lavoratori marittimi originari del Nord del Zhejiang, prevalentemente dal porto di Zhenhai, nei pressi di Ningbo, che venivano impiegati prevalentemente come lavandai e cuochi. Una piccola comunità di marittimi cinesi è attestata a Trieste fin dagli anni Dieci del Novecento. Il secondo, invece, traccia le sue origini in un certo numero di villaggi nell'entroterra della città portuale di Wenzhou, nel Sud del Zhejiang, zona dalla quale a partire dal 1925 migrarono numeri sempre più consistenti di cinesi dediti primariamente al commercio ambulante e poi al piccolo artigianato. Nei porti giuliani, istriani e nella stessa Fiume erano presenze stabili nei mercati e nelle fiere, come testimoniano i documenti relativi al loro rastrellamento nel corso del 1940, quando la maggior parte di questi antesignani della migrazione cinese verso l'Italia furono deportati in massa nei campi di concentramento fascisti.

Marittimi e venditori ambulanti cinesi nei porti giuliani, istriani e dalmati nella prima metà del Novecento

Daniele Brigadoi Cologna
2021-01-01

Abstract

Fin da prima della Grande Guerra, ma soprattutto nel periodo tra le guerre, tutto il litorale veneto-istro-liburnico, da Trieste a Fiume, fu meta delle primissime presenze cinesi originarie dal Zhejiang in Europa. Si trattava però di due flussi distinti. Il primo, strettamente legato alle grandi società di navigazione triestine (prima austroungariche, poi italiane) era costituito da lavoratori marittimi originari del Nord del Zhejiang, prevalentemente dal porto di Zhenhai, nei pressi di Ningbo, che venivano impiegati prevalentemente come lavandai e cuochi. Una piccola comunità di marittimi cinesi è attestata a Trieste fin dagli anni Dieci del Novecento. Il secondo, invece, traccia le sue origini in un certo numero di villaggi nell'entroterra della città portuale di Wenzhou, nel Sud del Zhejiang, zona dalla quale a partire dal 1925 migrarono numeri sempre più consistenti di cinesi dediti primariamente al commercio ambulante e poi al piccolo artigianato. Nei porti giuliani, istriani e nella stessa Fiume erano presenze stabili nei mercati e nelle fiere, come testimoniano i documenti relativi al loro rastrellamento nel corso del 1940, quando la maggior parte di questi antesignani della migrazione cinese verso l'Italia furono deportati in massa nei campi di concentramento fascisti.
2021
P.L. Bernardini, E. Bianco, P. Bocale, D. Brigadoi Cologna, E. Capuzzo, G. Conetti, M. Ðurđulov, M. Lazzarich, E. Loria, G. Mezzalira, M. Micich, L. Panzeri, V. Piergigli, B. Pozzo, A. Rinaldin, D. Russo, D. Schürzel, G. Stelli
Flumen Fiume Rijeka. Crocevia interculturale d'Europa
9788855265515
Flumen - Fiume - Rijeka. Crocevia interculturale d'Europa
Como
28-29 ottobre 2020
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