Il contributo indaga, con il supporto di una ricca documentazione d’archivio, le vicende sei-settecentesche relative alla decorazione a stucco e agli altari marmorei della chiesa di Sant’Antonio di Lugano che videro coinvolte personalità come Luca Corbellini e Girolamo Rossi per gli interventi plastici, di gusto tardo manierista e barocco, e i Buzzi di Viggù per quelli in marmo realizzati fra gli anni Trenta e Quaranta del Settecento. Contestualmente, furono eseguite anche le pitture rococò del presbiterio, affidate ai fratelli Giovannini di Varese, per le architetture illusionistiche, e a Francesco Maria Bianchi per la figura. Alla metà degli anni Quaranta fu anche allestita la cappella dedicata a San Girolamo Emilani, fondatore della Congregazione Somasca, al tempo proprietaria dell’edificio e dell’annessa casa dei reliqiosi, con intervento pittorico dei fratelli Torricelli di Lugano.
Opere d’arte in Sant’Antonio. Stucchi, marmi, affreschi fra Sei e Novecento
Laura Facchin
2021-01-01
Abstract
Il contributo indaga, con il supporto di una ricca documentazione d’archivio, le vicende sei-settecentesche relative alla decorazione a stucco e agli altari marmorei della chiesa di Sant’Antonio di Lugano che videro coinvolte personalità come Luca Corbellini e Girolamo Rossi per gli interventi plastici, di gusto tardo manierista e barocco, e i Buzzi di Viggù per quelli in marmo realizzati fra gli anni Trenta e Quaranta del Settecento. Contestualmente, furono eseguite anche le pitture rococò del presbiterio, affidate ai fratelli Giovannini di Varese, per le architetture illusionistiche, e a Francesco Maria Bianchi per la figura. Alla metà degli anni Quaranta fu anche allestita la cappella dedicata a San Girolamo Emilani, fondatore della Congregazione Somasca, al tempo proprietaria dell’edificio e dell’annessa casa dei reliqiosi, con intervento pittorico dei fratelli Torricelli di Lugano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.