La Villa del Giurista è, a tutti gli effetti, una straordinaria scoperta archeologica, ma anche giuridica, a causa della sua attribuzione ai Mucii. Gli affreschi, risalenti al periodo tra il 60 e il 40 a.C. sono una testimonianza viva della reverentia per la scientia iuris connessa alla storia dell’insigne famiglia: essi sono stati uno strumento comunicativo potente ed efficace di un messaggio che noi oggi possiamo cercare di decriptare, per quanto ci è possibile, e che potrebbe essere anche più complesso di quello che sembra a un primo sguardo, considerata l’apparente antinomia tra l’evoluzione dei valori nel I secolo a.C. e la riproposizione nella Villa di modelli culturali, legati ai mores maiorum, apparentemente superati. Di particolare interesse la presenza, solo apparentemente sorprendente, del giurista Aulus Ofilius, il quale, pur appartenendo alla scuola serviana, dimostrò, soprattutto nelle fonti che rimandano alla materia successoria, uno spiccato interesse per oggettività e precisione, per la razionalità e per la nettezza della separazione tra istituti giuridici. The Villa del Giurista is in all respects an extraordinary discovery for both archaeology and jurisprudence, due to its attribution to the Mucii. The frescoes, which date back to the period between 60 and 40 B.C., are strong testimony to the reverentia for the scientia iuris related to the history of the illustrious family. They were a powerful and effective communication tool for a message that we can try, as far as possible, to decrypt and that could turn out to be even more complex than it may seem at first glance, considering the apparent antinomy between the evolution of values in the first century B.C. and the ostentation in the Villa of apparently outdated cultural models that were linked to the mores maiorum. The presence, which is only apparently surprising, of the jurist Aulus Ofilius is particularly interesting. Although he belonged to the Servian school, he showed a keen interest in objectivity and precision, in rationality and clear separation between legal institutions, especially in the sources that refer to the right of succession.
La villa del giurista: lode alla tradizione
Paola Biavaschi
2021-01-01
Abstract
La Villa del Giurista è, a tutti gli effetti, una straordinaria scoperta archeologica, ma anche giuridica, a causa della sua attribuzione ai Mucii. Gli affreschi, risalenti al periodo tra il 60 e il 40 a.C. sono una testimonianza viva della reverentia per la scientia iuris connessa alla storia dell’insigne famiglia: essi sono stati uno strumento comunicativo potente ed efficace di un messaggio che noi oggi possiamo cercare di decriptare, per quanto ci è possibile, e che potrebbe essere anche più complesso di quello che sembra a un primo sguardo, considerata l’apparente antinomia tra l’evoluzione dei valori nel I secolo a.C. e la riproposizione nella Villa di modelli culturali, legati ai mores maiorum, apparentemente superati. Di particolare interesse la presenza, solo apparentemente sorprendente, del giurista Aulus Ofilius, il quale, pur appartenendo alla scuola serviana, dimostrò, soprattutto nelle fonti che rimandano alla materia successoria, uno spiccato interesse per oggettività e precisione, per la razionalità e per la nettezza della separazione tra istituti giuridici. The Villa del Giurista is in all respects an extraordinary discovery for both archaeology and jurisprudence, due to its attribution to the Mucii. The frescoes, which date back to the period between 60 and 40 B.C., are strong testimony to the reverentia for the scientia iuris related to the history of the illustrious family. They were a powerful and effective communication tool for a message that we can try, as far as possible, to decrypt and that could turn out to be even more complex than it may seem at first glance, considering the apparent antinomy between the evolution of values in the first century B.C. and the ostentation in the Villa of apparently outdated cultural models that were linked to the mores maiorum. The presence, which is only apparently surprising, of the jurist Aulus Ofilius is particularly interesting. Although he belonged to the Servian school, he showed a keen interest in objectivity and precision, in rationality and clear separation between legal institutions, especially in the sources that refer to the right of succession.File | Dimensione | Formato | |
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