Già nel 1891 l’attenzione di Michele Barbi si era appuntata sul testo dei Promessi Sposi: collaboratore di Del Lungo per l’allestimento di una nuova edizione del romanzo, Barbi aveva messo a confronto piú copie della Quarantana rilevando come da nessuna potesse ricavarsi un testo da ritenere definitivo. Ne risultava la necessità di una collazione da eseguirsi non copia per copia, ma distintamente per ogni foglio di stampa. Con l’articolo del 1934 Il testo dei ‘Promessi Sposi’ veniva definito il percorso di un lavoro complesso e per molti aspetti rivoluzionario che dava di fatto origine a una nuova disciplina, la filologia dei testi a stampa. La collaborazione di Fausto Ghisalberti e il supporto istituzionale del neonato Centro Nazionale Studi Manzoniani furono decisivi per condurre l’impresa a compimento, con l’edizione del 1942, postuma.
Barbi e il testo dei "Promessi Sposi"
Gianmarco Gaspari
2020-01-01
Abstract
Già nel 1891 l’attenzione di Michele Barbi si era appuntata sul testo dei Promessi Sposi: collaboratore di Del Lungo per l’allestimento di una nuova edizione del romanzo, Barbi aveva messo a confronto piú copie della Quarantana rilevando come da nessuna potesse ricavarsi un testo da ritenere definitivo. Ne risultava la necessità di una collazione da eseguirsi non copia per copia, ma distintamente per ogni foglio di stampa. Con l’articolo del 1934 Il testo dei ‘Promessi Sposi’ veniva definito il percorso di un lavoro complesso e per molti aspetti rivoluzionario che dava di fatto origine a una nuova disciplina, la filologia dei testi a stampa. La collaborazione di Fausto Ghisalberti e il supporto istituzionale del neonato Centro Nazionale Studi Manzoniani furono decisivi per condurre l’impresa a compimento, con l’edizione del 1942, postuma.File | Dimensione | Formato | |
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