Nella società occidentale, il concetto di lentezza - slowness – ha iniziato a diffondersi da alcuni decenni come reazione alla moderna proliferazione della fastness in diversi ambiti della vita sociale, dal cibo, alle relazioni umane, al turismo. La (ri)scoperta della lentezza in ambito turistico ha portato non solo al rifiuto del consumismo di massa dei territori, ma anche alla preferenza per esperienze di viaggio vissute a ritmi meno convulsi, più in linea con quelli naturali. Questa tipologia di fruizione turistica, che si articola attorno a 6 valori cardine (tempo, lentezza, contaminazione, autenticità, sostenibilità, emozione), si collega anche al tema della valorizzazione e protezione dell’ambiente e del patrimonio culturale prodotto dalle società umane nel dipanarsi della storia. La promozione territoriale di queste forme di viaggio è inoltre associata a una tipologia nuova di marketing, che di basa fortemente sulla comunicazione partecipata e si concentra sul valore esperienziale ed emozionale del fatto turistico, promuovendo un’idea di viaggio quale momento non solo di svago ma soprattutto di arricchimento culturale e di apprendimento. E’ appena nato, in Salento, un progetto di turismo esperienziale ed itinerante noto come Viaggi creativi che, attraverso un cammino prestabilito e un percorso formativo laboratoriale, accompagna il viaggiatore nella produzione del proprio album fotografico. Si tratta di un esperimento innovativo in cui un noto fotografo salentino, Marcello Moscara, propone una scuola di fotografia ambulante condotta da fotografi professionisti specializzati in travel product photography, ed è supportata da un team di esperti in ambiti attinenti la fotografia (operatori culturali, autori di libri di viaggio etc.). Il progetto Viaggi creativi mira a coinvolgere il turista slow in un’avventura del tutto individuale, inedita, nuova, unica e sostenibile che mira a costituire una riedizione in chiave contemporanea del viaggio di formazione. Tutte caratteristiche, queste ultime, che connotano le aspettative di una domanda turistica sempre più interessata dall’aspetto percettivo, emozionale ed esperienziale del viaggio. Portare un laboratorio di fotografia dentro l’esperienza di viaggio apporta un valore nuovo al viaggio stesso sia in termini di valorizzazione dei luoghi, sia in termini di valorizzazione del viaggiatore. In più, attraversando trasversalmente target e segmenti di turismo (dal turismo rurale a quello enogastronomico) si pone anche come nuova forma di comunicazione partecipata e dal basso mentre costruisce intorno all’attività un club di prodotto. Nasce così un nuovo prodotto/servizio a cavallo tra apprendimento e svago che trasforma il turista/ viaggiatore in autore/narratore del suo percorso itinerante e formativo, e che innesca processi di ‘appartenenza’, di identità e di condivisione in una relazione stretta continua e intercambiabile tra esperienze reali e esperienze web social oriented.
Nuove declinazioni per il viaggio lento: il progetto dei viaggi creativi salentini
Albanese Valentina;
2019-01-01
Abstract
Nella società occidentale, il concetto di lentezza - slowness – ha iniziato a diffondersi da alcuni decenni come reazione alla moderna proliferazione della fastness in diversi ambiti della vita sociale, dal cibo, alle relazioni umane, al turismo. La (ri)scoperta della lentezza in ambito turistico ha portato non solo al rifiuto del consumismo di massa dei territori, ma anche alla preferenza per esperienze di viaggio vissute a ritmi meno convulsi, più in linea con quelli naturali. Questa tipologia di fruizione turistica, che si articola attorno a 6 valori cardine (tempo, lentezza, contaminazione, autenticità, sostenibilità, emozione), si collega anche al tema della valorizzazione e protezione dell’ambiente e del patrimonio culturale prodotto dalle società umane nel dipanarsi della storia. La promozione territoriale di queste forme di viaggio è inoltre associata a una tipologia nuova di marketing, che di basa fortemente sulla comunicazione partecipata e si concentra sul valore esperienziale ed emozionale del fatto turistico, promuovendo un’idea di viaggio quale momento non solo di svago ma soprattutto di arricchimento culturale e di apprendimento. E’ appena nato, in Salento, un progetto di turismo esperienziale ed itinerante noto come Viaggi creativi che, attraverso un cammino prestabilito e un percorso formativo laboratoriale, accompagna il viaggiatore nella produzione del proprio album fotografico. Si tratta di un esperimento innovativo in cui un noto fotografo salentino, Marcello Moscara, propone una scuola di fotografia ambulante condotta da fotografi professionisti specializzati in travel product photography, ed è supportata da un team di esperti in ambiti attinenti la fotografia (operatori culturali, autori di libri di viaggio etc.). Il progetto Viaggi creativi mira a coinvolgere il turista slow in un’avventura del tutto individuale, inedita, nuova, unica e sostenibile che mira a costituire una riedizione in chiave contemporanea del viaggio di formazione. Tutte caratteristiche, queste ultime, che connotano le aspettative di una domanda turistica sempre più interessata dall’aspetto percettivo, emozionale ed esperienziale del viaggio. Portare un laboratorio di fotografia dentro l’esperienza di viaggio apporta un valore nuovo al viaggio stesso sia in termini di valorizzazione dei luoghi, sia in termini di valorizzazione del viaggiatore. In più, attraversando trasversalmente target e segmenti di turismo (dal turismo rurale a quello enogastronomico) si pone anche come nuova forma di comunicazione partecipata e dal basso mentre costruisce intorno all’attività un club di prodotto. Nasce così un nuovo prodotto/servizio a cavallo tra apprendimento e svago che trasforma il turista/ viaggiatore in autore/narratore del suo percorso itinerante e formativo, e che innesca processi di ‘appartenenza’, di identità e di condivisione in una relazione stretta continua e intercambiabile tra esperienze reali e esperienze web social oriented.File | Dimensione | Formato | |
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