L’interesse ad accertare e conoscere le proprie origini, al quale si riconosce, ormai pacificamente, la dimensione di un vero e proprio diritto autonomo derivante direttamente dalla tutela costituzionale della dignità e della personalità, si pone in collisione con l’attribuzione alla donna del diritto di abbandonare il figlio alla nascita mantenendo il segreto - irreversibile, in Italia - sulla sua identità. La rigidità della tutela riconosciuta dall’ordinamento italiano all’anonimato materno è stata dapprima condannata dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, nel caso Godelli contro Italia, e (passando per le pronunce della Corte Costituzionale, fino al recente intervento del 2017 delle sezioni unite della Cassazione) successivamente attenuata dalla giurisprudenza italiana. Nelle more dell’intervento legislativo, la giurisprudenza di merito ha infatti tentato di reperire nel sistema meccanismi giuridici che, garantendo la reversibilità dell’anonimato e la possibilità di rimozione dello stesso qualora non sia più possibile interpellare la madre, siano idonei a realizzare un corretto bilanciamento degli interessi fondamentali coinvolti.
Identità personale e conoscenza delle proprie origini. Dimensione giuridica, aspetti etici, implicazioni sociali
Federica Rauso
Primo
2018-01-01
Abstract
L’interesse ad accertare e conoscere le proprie origini, al quale si riconosce, ormai pacificamente, la dimensione di un vero e proprio diritto autonomo derivante direttamente dalla tutela costituzionale della dignità e della personalità, si pone in collisione con l’attribuzione alla donna del diritto di abbandonare il figlio alla nascita mantenendo il segreto - irreversibile, in Italia - sulla sua identità. La rigidità della tutela riconosciuta dall’ordinamento italiano all’anonimato materno è stata dapprima condannata dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, nel caso Godelli contro Italia, e (passando per le pronunce della Corte Costituzionale, fino al recente intervento del 2017 delle sezioni unite della Cassazione) successivamente attenuata dalla giurisprudenza italiana. Nelle more dell’intervento legislativo, la giurisprudenza di merito ha infatti tentato di reperire nel sistema meccanismi giuridici che, garantendo la reversibilità dell’anonimato e la possibilità di rimozione dello stesso qualora non sia più possibile interpellare la madre, siano idonei a realizzare un corretto bilanciamento degli interessi fondamentali coinvolti.File | Dimensione | Formato | |
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