In data 9 dicembre 2020, il Procuratore della Corte Penale Internazionale ha pubblicato il rapporto finale concernente la Situation in Iraq/UK, relativo alla presunta commissione, da parte di alcuni componenti delle forze armate britanniche, di una serie di fattispecie di crimini di guerra codificati nello Statuto di Roma. Anche se inizialmente è stata accertata una “base ragionevole” per ritenere che alcuni dei reati fossero stati commessi, non si è riuscito a dimostrare una inattività o una compromissione delle autorità giudiziarie nazionali britanniche. Per tali motivi, in virtù del rispetto del principio processuale di complementarità, il Procuratore ha deciso di “archiviare” la preliminary examination, senza così richiedere l’autorizzazione all’avvio di un’indagine.
“ICC is not a human rights body”: le motivazioni del Procuratore della Corte Penale Internazionale sulla “archiviazione” della preliminary examination in Iraq/UK.
chiarini giovanni
Primo
2021-01-01
Abstract
In data 9 dicembre 2020, il Procuratore della Corte Penale Internazionale ha pubblicato il rapporto finale concernente la Situation in Iraq/UK, relativo alla presunta commissione, da parte di alcuni componenti delle forze armate britanniche, di una serie di fattispecie di crimini di guerra codificati nello Statuto di Roma. Anche se inizialmente è stata accertata una “base ragionevole” per ritenere che alcuni dei reati fossero stati commessi, non si è riuscito a dimostrare una inattività o una compromissione delle autorità giudiziarie nazionali britanniche. Per tali motivi, in virtù del rispetto del principio processuale di complementarità, il Procuratore ha deciso di “archiviare” la preliminary examination, senza così richiedere l’autorizzazione all’avvio di un’indagine.File | Dimensione | Formato | |
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