Introduzione: La gestione del personale di assistenza ospedaliera è governata da leggi e regolamenti che, limitando i gradi di libertà, aumentano la complessità del sistema. In questo ambito la comprensione dei livelli di performance assistenziale, propri di ciascun reparto, può fornire indicazioni utili al governo clinico e gestionale nell’ambito dell’organizzazione aziendale ospedaliera. Scopo principale dello studio è l’analisi congiunta dell’indicatore di performance assistenziale con il tasso di assenteismo per malattia; quest’ultimo visto come uno dei possibili indicatori di criticità organizzativa Materiali e metodi: Nell’indagine si è presa in considerazione una grande azienda ospedaliera lombarda (circa 3500 dipendenti). Per quanto riguarda la valutazione dell’assenteismo è stato utilizzato un modello osservazionale retrospettivo attingendo ai dati disponibili dal 2001 all’interno del database dell’ufficio personale. Per l’obiettivo principale sono stati analizzati isolatamente i dati sulle circa 6000 giornate di assenza per malattia effettuate da infermieri ed OSS nel 2007. Rilevatori addestrati hanno analizzato le informazioni relative alla performance assistenziale derivandole dalla documentazione infermieristica contenuta all’interno della cartella clinica di pazienti ricoverati in 15 Unità Operative, dopo le prime 24 ore di degenza. Sono stati raccolte in totale 1434 schede relativa alla performance assistenziale rilevata da parte di rilevatori addestrati abbinate alla raccolta della performance assistenziale percepita dall’infermiere. Risultati: Nella valutazione della performance assistenziale si attestano sopra la soglia stabilita circa la metà dei reparti analizzati (4 chirurgici e 3 medici). Nello specifico l’assenteismo risulta essere maggiore negli OSS rispetto agli infermieri. Le donne presentano un numero di assenze doppio rispetto agli uomini. La valutazione degli effetti sulle assenze indotti dalla performance assistenziale rilevata, analizzati separatamente negli infermieri e negli OSS, mostra livelli di associazione molto bassi e non significativi alla regressione lineare. Tendenzialmente si rileva però una riduzione del numero di assenze all’aumentare del grado dell’assistenza infermieristica richiesta dal caso. Nell’analizzare la performance assistenziale percepita dagli operatori, i giorni di assenza degli OSS aumentano quando si percepisce un carico di lavoro alto, mentre per gli infermieri non vi notano variazioni. Nel dettaglio, in presenza di indici di carico elevati le assenze di un solo giorno sono il 40% più incidenti rispetto ai periodi più lunghi, con Intervalli di Confidenza al 95% statisticamente significativi. Questo si verifica solo tra gli infermieri che, all’aumentare del carico di lavoro, effettuano con maggior frequenza periodi di malattia più brevi, autolimitandosi ad 1 giorno. Discussione: L’analisi delle assenze per malattia mostra come la qualifica e il sesso femminile siano da considerarsi come i fattori che ne influenzano maggiormente l’incidenza. L’analisi dell’indicatore di performance assistenziale rilevata comparato con l’incidenza delle giornate di assenza per malattia, mostra la responsabilizzazione clinica del personale di assistenza infermieristica che riduce autonomamente in modo significativo la durata delle assenze nelle aree più critiche. Un intervento regolatore che riconosca maggiori quote di personale ai reparti ad elevata performance assistenziale, potrebbe aumentare il potenziale di riserva lavorativa, fisica e psichica, dei singoli operatori e favorire una migliore governabilità del sistema.
Carico di lavoro infermieristico ed assenze per malattia in ospedale
De Vito G;
2008-01-01
Abstract
Introduzione: La gestione del personale di assistenza ospedaliera è governata da leggi e regolamenti che, limitando i gradi di libertà, aumentano la complessità del sistema. In questo ambito la comprensione dei livelli di performance assistenziale, propri di ciascun reparto, può fornire indicazioni utili al governo clinico e gestionale nell’ambito dell’organizzazione aziendale ospedaliera. Scopo principale dello studio è l’analisi congiunta dell’indicatore di performance assistenziale con il tasso di assenteismo per malattia; quest’ultimo visto come uno dei possibili indicatori di criticità organizzativa Materiali e metodi: Nell’indagine si è presa in considerazione una grande azienda ospedaliera lombarda (circa 3500 dipendenti). Per quanto riguarda la valutazione dell’assenteismo è stato utilizzato un modello osservazionale retrospettivo attingendo ai dati disponibili dal 2001 all’interno del database dell’ufficio personale. Per l’obiettivo principale sono stati analizzati isolatamente i dati sulle circa 6000 giornate di assenza per malattia effettuate da infermieri ed OSS nel 2007. Rilevatori addestrati hanno analizzato le informazioni relative alla performance assistenziale derivandole dalla documentazione infermieristica contenuta all’interno della cartella clinica di pazienti ricoverati in 15 Unità Operative, dopo le prime 24 ore di degenza. Sono stati raccolte in totale 1434 schede relativa alla performance assistenziale rilevata da parte di rilevatori addestrati abbinate alla raccolta della performance assistenziale percepita dall’infermiere. Risultati: Nella valutazione della performance assistenziale si attestano sopra la soglia stabilita circa la metà dei reparti analizzati (4 chirurgici e 3 medici). Nello specifico l’assenteismo risulta essere maggiore negli OSS rispetto agli infermieri. Le donne presentano un numero di assenze doppio rispetto agli uomini. La valutazione degli effetti sulle assenze indotti dalla performance assistenziale rilevata, analizzati separatamente negli infermieri e negli OSS, mostra livelli di associazione molto bassi e non significativi alla regressione lineare. Tendenzialmente si rileva però una riduzione del numero di assenze all’aumentare del grado dell’assistenza infermieristica richiesta dal caso. Nell’analizzare la performance assistenziale percepita dagli operatori, i giorni di assenza degli OSS aumentano quando si percepisce un carico di lavoro alto, mentre per gli infermieri non vi notano variazioni. Nel dettaglio, in presenza di indici di carico elevati le assenze di un solo giorno sono il 40% più incidenti rispetto ai periodi più lunghi, con Intervalli di Confidenza al 95% statisticamente significativi. Questo si verifica solo tra gli infermieri che, all’aumentare del carico di lavoro, effettuano con maggior frequenza periodi di malattia più brevi, autolimitandosi ad 1 giorno. Discussione: L’analisi delle assenze per malattia mostra come la qualifica e il sesso femminile siano da considerarsi come i fattori che ne influenzano maggiormente l’incidenza. L’analisi dell’indicatore di performance assistenziale rilevata comparato con l’incidenza delle giornate di assenza per malattia, mostra la responsabilizzazione clinica del personale di assistenza infermieristica che riduce autonomamente in modo significativo la durata delle assenze nelle aree più critiche. Un intervento regolatore che riconosca maggiori quote di personale ai reparti ad elevata performance assistenziale, potrebbe aumentare il potenziale di riserva lavorativa, fisica e psichica, dei singoli operatori e favorire una migliore governabilità del sistema.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.