Il Codice del terzo settore approvato con il d.lgs. n. 117/2017 ha introdotto una nuova disciplina anche per gli enti a carattere religioso che svolgono attività di terzo settore. Le norme adottate, inclusa la nuova nomenclatura scelta (‘enti religiosi’ in luogo di ‘enti ecclesiastici’), fanno pensare a nuove possibilità per le confessioni religiose che operano in questo ambito, in particolare per quelle diverse dalla cattolica. Le confessioni senza intesa con lo Stato, soprattutto, agiscono spesso nel nostro ordinamento con associazioni e organizzazioni senza scopo di lucro, oggi ricomprese nella disciplina del Codice. In questo scritto, dopo una ricostruzione generale della disciplina applicabile agli enti religiosi e delle recenti disposizioni sul registro unico nazionale del terzo settore, si prendono in considerazione alcune ipotesi relative alle associazioni e organizzazioni delle confessioni senza intesa, nella specie quelle delle comunità musulmane, per valutare il possibile impatto del Codice del 2017 per il loro operato. Nonostante vi siano nel Codice alcuni elementi di novità, sembra di poter evidenziare un riferimento privilegiato per gli enti delle confessioni religiose intesi in senso ‘classico’; inoltre alcune problematiche interpretative riguardano l’attuazione di questa disciplina e le scelte da compiere da parte degli enti religiosi.
L’«ente religioso» e il terzo settore, tra conferme, problemi interpretativi e nuove opportunità
Coglievina Stella
2022-01-01
Abstract
Il Codice del terzo settore approvato con il d.lgs. n. 117/2017 ha introdotto una nuova disciplina anche per gli enti a carattere religioso che svolgono attività di terzo settore. Le norme adottate, inclusa la nuova nomenclatura scelta (‘enti religiosi’ in luogo di ‘enti ecclesiastici’), fanno pensare a nuove possibilità per le confessioni religiose che operano in questo ambito, in particolare per quelle diverse dalla cattolica. Le confessioni senza intesa con lo Stato, soprattutto, agiscono spesso nel nostro ordinamento con associazioni e organizzazioni senza scopo di lucro, oggi ricomprese nella disciplina del Codice. In questo scritto, dopo una ricostruzione generale della disciplina applicabile agli enti religiosi e delle recenti disposizioni sul registro unico nazionale del terzo settore, si prendono in considerazione alcune ipotesi relative alle associazioni e organizzazioni delle confessioni senza intesa, nella specie quelle delle comunità musulmane, per valutare il possibile impatto del Codice del 2017 per il loro operato. Nonostante vi siano nel Codice alcuni elementi di novità, sembra di poter evidenziare un riferimento privilegiato per gli enti delle confessioni religiose intesi in senso ‘classico’; inoltre alcune problematiche interpretative riguardano l’attuazione di questa disciplina e le scelte da compiere da parte degli enti religiosi.File | Dimensione | Formato | |
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