Il dibattito sull’opportunità di utilizzare organi provenienti da donatori positivi al SARS-CoV-2 in riceventi naïve o con Covid-19 risolto o attivo è tuttora in corso. Ci proponiamo di presentare un’analisi etica alla base della decisione di eseguire in Italia il trapianto di fegato (TF) in pazienti selezionati con Covid-19 risolto o attivo. Abbiamo utilizzato il metodo casuistico delle Four-Boxes (indicazioni mediche, preferenze del paziente, qualità della vita e caratteristiche contestuali) di Jonsen, Siegler e Winslade, ritenendo tale approccio il più adeguato ad analizzare tale problematica in quanto i quattro argomenti considerati sono una valida guida sia per l’analisi etica partendo dal singolo caso clinico, sia per consentire un processo decisionale adeguato alle specificità del caso. Sulla base di questi argomenti, proponiamo il significato e l’equilibrio tra i principi dell’etica medica e il TF da donatori Covid-19. Il giudizio etico clinico basato sul rapporto tra il rischio di contrarre l’infezione da SARS-CoV-2 e i suoi effetti potenzialmente negativi e i benefici attesi dal trapianto porta a considerare il TF come clinicamente appropriato. Il processo decisionale condiviso permette di integrare le opzioni cliniche con le preferenze e le considerazioni soggettive del paziente, consentendo un consenso informato valido e specificamente adattato alle circostanze individuali del paziente. L’inclusione di donatori positivi al SARS-CoV-2 accuratamente selezionati, rappresenta un’opportunità per offrire un TF salvavita a pazienti che altrimenti potrebbero avere limitate opportunità di riceverlo. I fegati di donatori positivi al Covid-19 sono stati allocati in modo equo ed è stato garantito il rispetto dei diritti fondamentali dell’individuo e della collettività in un contesto di razionamento dell’assistenza sanitaria. L’analisi etica della decisione di eseguire il TF in pazienti selezionati dimostra che la decisione è eticamente giustificabile.

Trapianto di fegato da donatori con infezione pregressa o attiva da SARS-CoV-2: una scelta eticamente giustificabile?

Alessandra Agnese Grossi
Primo
;
Federico Nicoli
Secondo
;
Carlo Petrini;Paolo Antonio Grossi
Penultimo
;
Mario Picozzi
Ultimo
2022-01-01

Abstract

Il dibattito sull’opportunità di utilizzare organi provenienti da donatori positivi al SARS-CoV-2 in riceventi naïve o con Covid-19 risolto o attivo è tuttora in corso. Ci proponiamo di presentare un’analisi etica alla base della decisione di eseguire in Italia il trapianto di fegato (TF) in pazienti selezionati con Covid-19 risolto o attivo. Abbiamo utilizzato il metodo casuistico delle Four-Boxes (indicazioni mediche, preferenze del paziente, qualità della vita e caratteristiche contestuali) di Jonsen, Siegler e Winslade, ritenendo tale approccio il più adeguato ad analizzare tale problematica in quanto i quattro argomenti considerati sono una valida guida sia per l’analisi etica partendo dal singolo caso clinico, sia per consentire un processo decisionale adeguato alle specificità del caso. Sulla base di questi argomenti, proponiamo il significato e l’equilibrio tra i principi dell’etica medica e il TF da donatori Covid-19. Il giudizio etico clinico basato sul rapporto tra il rischio di contrarre l’infezione da SARS-CoV-2 e i suoi effetti potenzialmente negativi e i benefici attesi dal trapianto porta a considerare il TF come clinicamente appropriato. Il processo decisionale condiviso permette di integrare le opzioni cliniche con le preferenze e le considerazioni soggettive del paziente, consentendo un consenso informato valido e specificamente adattato alle circostanze individuali del paziente. L’inclusione di donatori positivi al SARS-CoV-2 accuratamente selezionati, rappresenta un’opportunità per offrire un TF salvavita a pazienti che altrimenti potrebbero avere limitate opportunità di riceverlo. I fegati di donatori positivi al Covid-19 sono stati allocati in modo equo ed è stato garantito il rispetto dei diritti fondamentali dell’individuo e della collettività in un contesto di razionamento dell’assistenza sanitaria. L’analisi etica della decisione di eseguire il TF in pazienti selezionati dimostra che la decisione è eticamente giustificabile.
2022
2023
https://www.trapiantionline.com/archivio/3957/articoli/39336/
donatori Covid-19, trapianto d’organo, etica, etica clinica
Grossi, Alessandra; Nicoli, Federico; Cardillo, Massimo; Gruttadauria, Salvatore; Tisone, Giuseppe; Maria Ettorre, Giuseppe; De Carlis, Luciano; Romagnoli, Renato; Petrini, CARLO MARIA; Grossi, PAOLO ANTONIO; Picozzi, Mario
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11383/2146351
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