Le politiche di remunerazione degli amministratori delle società quotate sono oggetto di una specifica regolazione solo da tempi relativamente recenti. La rilevanza che ora si attribuisce alla remunerazione discende dall’acquisita consapevolezza in merito agli effetti delle politiche di remunerazione sui processi decisionali degli amministratori. Con riferimento alla parabola normativa che ha interessato queste politiche, si possono individuare sostanzialmente due momenti di discontinuità: il primo, coincidente con l’entrata in vigore dell’art. 123-ter T.U.F. (a seguito della l. 4 giugno 2010, n. 96), si focalizza su pervasivi obblighi di trasparenza, con l’obiettivo di ottenere i migliori sistemi di remunerazione e incentivazione possibili, in grado di allineare gli interessi degli azionisti e degli amministratori in una prospettiva di lungo periodo; il secondo, che ha preso avvio dall’attuazione della SHRD II nel nostro ordinamento, entra nel contenuto delle politiche di remunerazione e si rivolge alla tutela di interessi esterni alla società, sinteticamente riconducibili alla sostenibilità ambientale e sociale.
Le politiche di remunerazione degli amministratori nelle società quotate tra la massimizzazione del valore per gli azionisti e il perseguimento della sostenibilità ambientale e sociale: un percorso ancora agli inizi.
ilaria capelli
2023-01-01
Abstract
Le politiche di remunerazione degli amministratori delle società quotate sono oggetto di una specifica regolazione solo da tempi relativamente recenti. La rilevanza che ora si attribuisce alla remunerazione discende dall’acquisita consapevolezza in merito agli effetti delle politiche di remunerazione sui processi decisionali degli amministratori. Con riferimento alla parabola normativa che ha interessato queste politiche, si possono individuare sostanzialmente due momenti di discontinuità: il primo, coincidente con l’entrata in vigore dell’art. 123-ter T.U.F. (a seguito della l. 4 giugno 2010, n. 96), si focalizza su pervasivi obblighi di trasparenza, con l’obiettivo di ottenere i migliori sistemi di remunerazione e incentivazione possibili, in grado di allineare gli interessi degli azionisti e degli amministratori in una prospettiva di lungo periodo; il secondo, che ha preso avvio dall’attuazione della SHRD II nel nostro ordinamento, entra nel contenuto delle politiche di remunerazione e si rivolge alla tutela di interessi esterni alla società, sinteticamente riconducibili alla sostenibilità ambientale e sociale.File | Dimensione | Formato | |
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