Ferdinando Cavalleri (1794/95-1865) qualificato ritrattista dell’aristocrazia cosmopolita nella Roma nella prima metà dell’Ottocento, accademico di San Luca, nonché pittore di corte di Carlo Alberto di Savoia-Carignano e della regina vedova Maria Cristina di Borbone, svolse un ruolo di rilievo nell’ambito dei rapporti diplomatici fra il Regno di Sardegna e la corte papale dalla fine del secondo decennio del XIX secolo a tutti gli anni Cinquanta, a partire dall’incarico ufficiale di responsabile del pensionato romano per giovani piemontesi (1831-1850). Il contributo intende mettere in evidenza non solo la sua posizione di riferimento per artisti, diplomatici e aristocratici viaggiatori sabaudi nell’Urbe, ma anche porre in luce, nell’ambito della sua produzione, ancora poco nota, l’esecuzione di una serie di ritratti di gruppo volti a illustrare eventi di esplicita valenza politico-diplomatica, fra cui incontri fra i pontefici ed esponenti di rango principesco o appartenenti all’élites internazionale, in particolare di provenienza britannica e statunitense, che assunsero particolare rilevanza durante i papati di Leone XII e Gregorio XVI.
Ferdinando Cavalleri pittore: relazioni diplomatiche tra la corte sabauda, l’aristocrazia anglosassone e la corte pontificia nella prima metà dell’Ottocento
Laura Facchin
2023-01-01
Abstract
Ferdinando Cavalleri (1794/95-1865) qualificato ritrattista dell’aristocrazia cosmopolita nella Roma nella prima metà dell’Ottocento, accademico di San Luca, nonché pittore di corte di Carlo Alberto di Savoia-Carignano e della regina vedova Maria Cristina di Borbone, svolse un ruolo di rilievo nell’ambito dei rapporti diplomatici fra il Regno di Sardegna e la corte papale dalla fine del secondo decennio del XIX secolo a tutti gli anni Cinquanta, a partire dall’incarico ufficiale di responsabile del pensionato romano per giovani piemontesi (1831-1850). Il contributo intende mettere in evidenza non solo la sua posizione di riferimento per artisti, diplomatici e aristocratici viaggiatori sabaudi nell’Urbe, ma anche porre in luce, nell’ambito della sua produzione, ancora poco nota, l’esecuzione di una serie di ritratti di gruppo volti a illustrare eventi di esplicita valenza politico-diplomatica, fra cui incontri fra i pontefici ed esponenti di rango principesco o appartenenti all’élites internazionale, in particolare di provenienza britannica e statunitense, che assunsero particolare rilevanza durante i papati di Leone XII e Gregorio XVI.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.