Worsening poverty and the delay in achieving the 17 Sustainable Development Goals of the 2030 Agenda are potential threats to peace. The “Document on Human Fraternity for World Peace and Living Together” proposes that governments and international organizations could work together with religious actors to intervene more effectively in conflict scenarios. Religious actors have been active on opposing sides since the beginning of the last conflicts. This collaboration may aid in sustaining development, eradicating poverty, and promoting peace and prosperity. It is crucial to carefully consider these scenarios. This contribution explores four points. The first point examines whether Abrahamic religions cooperate with major UN agencies to achieve the goals of the 2030 Agenda and if the perspective taken by religious actors is theological and/or geopolitical. The second point addresses how such collaboration is achieved and how religious agencies can be more involved. The third point addresses human rights, labour, environment, and anti-corruption from the perspective of religious agencies. The fourth point focuses on the theme of fraternity and corporate citizenship, exploring the relationship between religions, banks, and the World Bank.

Il peggioramento della povertà e il ritardo nel raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 sono potenziali minacce alla pace. Il “Documento sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la conivenza comune” propone che i governi e le organizzazioni internazionali possano collaborare con gli attori religiosi per intervenire più efficacemente negli scenari di conflitto. Gli attori religiosi sono stati attivi su fronti opposti fin dall’inizio degli ultimi conflitti. Questa collaborazione può aiutare a sostenere lo sviluppo, a sradicare la povertà e a promuovere la pace e la prosperità. È fondamentale considerare attentamente questi scenari. Questo contributo affronta quattro punti. Il primo punto analizza la cooperazione tra le religioni abramitiche e le principali agenzie ONU nel perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030, valutando se la prospettiva degli attori religiosi sia di natura teologica e/o geopolitica. Il secondo punto riguarda le modalità di questa collaborazione e il modo in cui le agenzie religiose possono essere maggiormente coinvolte. Il terzo punto riguarda i diritti umani, il lavoro, l’ambiente e la lotta alla corruzione dal punto di vista delle agenzie religiose. Il quarto punto si concentra sul tema della fraternità e della cittadinanza d’impresa, esplorando il rapporto tra religioni, banche e Banca Mondiale.

Human Fraternity and Sustainable Development in the 2030 Horizon: Theological Perspectives vs Geopolitical Strategies? = Fraternità umana e sviluppo sostenibile nell’orizzonte 2030: Prospettive teologiche vs strategie geopolitiche?

Antonio Angelucci
2024-01-01

Abstract

Worsening poverty and the delay in achieving the 17 Sustainable Development Goals of the 2030 Agenda are potential threats to peace. The “Document on Human Fraternity for World Peace and Living Together” proposes that governments and international organizations could work together with religious actors to intervene more effectively in conflict scenarios. Religious actors have been active on opposing sides since the beginning of the last conflicts. This collaboration may aid in sustaining development, eradicating poverty, and promoting peace and prosperity. It is crucial to carefully consider these scenarios. This contribution explores four points. The first point examines whether Abrahamic religions cooperate with major UN agencies to achieve the goals of the 2030 Agenda and if the perspective taken by religious actors is theological and/or geopolitical. The second point addresses how such collaboration is achieved and how religious agencies can be more involved. The third point addresses human rights, labour, environment, and anti-corruption from the perspective of religious agencies. The fourth point focuses on the theme of fraternity and corporate citizenship, exploring the relationship between religions, banks, and the World Bank.
2024
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18
1
225
236
12
STAMPA
Esperti anonimi
Inglese
Il peggioramento della povertà e il ritardo nel raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 sono potenziali minacce alla pace. Il “Documento sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la conivenza comune” propone che i governi e le organizzazioni internazionali possano collaborare con gli attori religiosi per intervenire più efficacemente negli scenari di conflitto. Gli attori religiosi sono stati attivi su fronti opposti fin dall’inizio degli ultimi conflitti. Questa collaborazione può aiutare a sostenere lo sviluppo, a sradicare la povertà e a promuovere la pace e la prosperità. È fondamentale considerare attentamente questi scenari. Questo contributo affronta quattro punti. Il primo punto analizza la cooperazione tra le religioni abramitiche e le principali agenzie ONU nel perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030, valutando se la prospettiva degli attori religiosi sia di natura teologica e/o geopolitica. Il secondo punto riguarda le modalità di questa collaborazione e il modo in cui le agenzie religiose possono essere maggiormente coinvolte. Il terzo punto riguarda i diritti umani, il lavoro, l’ambiente e la lotta alla corruzione dal punto di vista delle agenzie religiose. Il quarto punto si concentra sul tema della fraternità e della cittadinanza d’impresa, esplorando il rapporto tra religioni, banche e Banca Mondiale.
Brotherhood; Peace; Coexistence; Religious Actors; Poverty; Abrahamic religions; United Nations; Agenda 2030; Human Rights; Citizenship
no
262
Angelucci, Antonio
reserved
Articoli su Riviste::Articolo su Rivista
1
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