Il saggio si propone di analizzare quell’orientamento della Corte europea dei diritti dell’uomo, che, al fine di tutelare la proprietà (art. 1 del Primo Protocollo Addizionale CEDU) e il diritto ad un giusto processo (art. 6 CEDU), ammette che, in presenza di determinati presupposti, lo Stato sia tenuto a rispondere di atti, omissioni, debiti, di quelle società che sono prive di indipendenza istituzionale e operativa rispetto ad esso. Tali principi, che hanno una specifica rilevanza nel sistema della gerarchia delle fonti del nostro ordinamento, impongono una rilettura delle norme che regolano la responsabilità del socio pubblico (compresa quella ex art. 19, sesto comma, d.l. n. 78/2009, che esonera lo Stato dalla responsabilità da direzione e coordinamento), al fine di assicurare una tutela piena ed effettiva dei creditori sociali. In particolare, si ritiene che tale indirizzo giurisprudenziale possa avere un impatto significativo sulle società in house, dissuadendo il socio pubblico dal commettere abusi nei confronti delle stesse e inducendolo invece ad esercitare il controllo analogo nel rispetto della loro la natura lucrativa.
La responsabilità del socio pubblico oltre lo schermo della società in house: spunti e suggestioni alla luce della giurisprudenza CEDU sulle società dipendenti dallo Stato = Public entity liability beyond the veil of the inhouse company: insights and suggestions in light of ECHR case law on governmental organisations
Elisabetta Codazzi
2025-01-01
Abstract
Il saggio si propone di analizzare quell’orientamento della Corte europea dei diritti dell’uomo, che, al fine di tutelare la proprietà (art. 1 del Primo Protocollo Addizionale CEDU) e il diritto ad un giusto processo (art. 6 CEDU), ammette che, in presenza di determinati presupposti, lo Stato sia tenuto a rispondere di atti, omissioni, debiti, di quelle società che sono prive di indipendenza istituzionale e operativa rispetto ad esso. Tali principi, che hanno una specifica rilevanza nel sistema della gerarchia delle fonti del nostro ordinamento, impongono una rilettura delle norme che regolano la responsabilità del socio pubblico (compresa quella ex art. 19, sesto comma, d.l. n. 78/2009, che esonera lo Stato dalla responsabilità da direzione e coordinamento), al fine di assicurare una tutela piena ed effettiva dei creditori sociali. In particolare, si ritiene che tale indirizzo giurisprudenziale possa avere un impatto significativo sulle società in house, dissuadendo il socio pubblico dal commettere abusi nei confronti delle stesse e inducendolo invece ad esercitare il controllo analogo nel rispetto della loro la natura lucrativa.File | Dimensione | Formato | |
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