Nel contesto del capitalismo delle pia/aforme, la sorveglianza non si cela più nell’opacità delle stru/ure disciplinari, ma si dispiega in una ipervisibilità pervasiva, trasformando l’esposizione in una modalità di controllo. Questo contributo esamina le strategie este=co-poli=che dell’arte di contro-sorveglianza, interrogandone la capacità di opporsi alle logiche algoritmiche dell’estrazione e della previsione. A/raverso una prospeAva teorica che intreccia media studies, este=ca digitale e pla$orm studies, il contributo introduce i conceA di cri0cal complicity (pra=che crea=ve in cui gli ar=s= riu=lizzano taAcamente le tecnologie di sorveglianza dall’interno) e di radical exteriority (pra=che crea=ve che programma=camente si so/raggono alla soggezione algoritmica al fine contestarla). Il lavoro, a =tolo di esempio, discute alcune opere di ar=s= come Hito Steyerl, Paolo Cirio, Trevor Paglen, James Bridle e Holly Herndon, indagando se e come l’este=ca della contro-sorveglianza possa generare forme di resistenza effeAva o se, al contrario, essa non rischi di essere inglobata e ricodificata all’interno dei meccanismi prediAvi del capitalismo algoritmico. La tesi sostenuta è che, mentre molte forme di sovversione ar=s=ca finiscono per riprodurre la logica del sistema che intendono cri=care, strategie emergen= come l’illeggibilità ta6ca, l’offuscamento algoritmico e la riconfigurazione infrastru

Counter-Surveillance Art in the Age of Platform Capitalism: Critical Complicity or Radical Exteriority?

Raffa, Massimiliano
2025-01-01

Abstract

Nel contesto del capitalismo delle pia/aforme, la sorveglianza non si cela più nell’opacità delle stru/ure disciplinari, ma si dispiega in una ipervisibilità pervasiva, trasformando l’esposizione in una modalità di controllo. Questo contributo esamina le strategie este=co-poli=che dell’arte di contro-sorveglianza, interrogandone la capacità di opporsi alle logiche algoritmiche dell’estrazione e della previsione. A/raverso una prospeAva teorica che intreccia media studies, este=ca digitale e pla$orm studies, il contributo introduce i conceA di cri0cal complicity (pra=che crea=ve in cui gli ar=s= riu=lizzano taAcamente le tecnologie di sorveglianza dall’interno) e di radical exteriority (pra=che crea=ve che programma=camente si so/raggono alla soggezione algoritmica al fine contestarla). Il lavoro, a =tolo di esempio, discute alcune opere di ar=s= come Hito Steyerl, Paolo Cirio, Trevor Paglen, James Bridle e Holly Herndon, indagando se e come l’este=ca della contro-sorveglianza possa generare forme di resistenza effeAva o se, al contrario, essa non rischi di essere inglobata e ricodificata all’interno dei meccanismi prediAvi del capitalismo algoritmico. La tesi sostenuta è che, mentre molte forme di sovversione ar=s=ca finiscono per riprodurre la logica del sistema che intendono cri=care, strategie emergen= come l’illeggibilità ta6ca, l’offuscamento algoritmico e la riconfigurazione infrastru
2025
2025
https://riviste.unimi.it/index.php/connessioniremote/issue/view/2696
Capitalismo della sorveglianza; Media ta4ci; Este7ca digitale; Teoria della pia9aforma; Complicità cri7ca; Esteriorità radicale. Surveillance capitalism; Tac7cal media; Digital aesthe7cs; PlaBorm theory; Cri7cal complicity; Radical Exteriority
Raffa, Massimiliano
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