Business Model delle banche europee e implicazioni per il sistema bancario italiano

Il lavoro muove dalla considerazione dei molteplici fattori endogeni ed esogeni al sistema bancario europeo che hanno determinato negli anni più recenti un significativo ridimensionamento della redditività, più intenso e persistente in Italia rispetto ad altri Paesi. Ciò ha messo in luce le difficoltà insite in un percorso di modifica delle strategie e del modello operativo adottato, che per molti aspetti non appaiono più rispondenti allo scenario economico, all’evoluzione della regolamentazione di vigilanza, alle dinamiche concorrenziali e alle esigenze della clientela che si sono sino ad oggi delineate e che sembrano indebolire la “tenuta” del sistema bancario italiano. Al fine di valutare le condizioni di sostenibilità del business model, il lavoro si propone di esaminare le specificità dei modelli di business bancari in un campione molto ampio di banche operanti nei quattro principali paesi dell’Unione Bancaria Europea, includendo sia banche di maggiori dimensioni (e sottoposte alla vigilanza BCE) sia banche less significant. I risultati ottenuti confermano la relativa stabilità dei business model e mettono in luce la specificità delle banche italiane. Le misure di performance relative a profili di redditività, composizione e rischiosità del portafoglio crediti, patrimonializzazione e RWA density evidenziano una maggiore omogeneità (per certi versi inattesa) con riferimento alle banche less significant. Tra le banche significant si evidenziano, invece, differenze rilevanti tra i modelli di business. Il lavoro si chiude con un approfondimento riferito alle sole banche sottoposte alla vigilanza diretta della BCE relativamente a due profili rilevanti per le implicazioni che potranno produrre sulla stabilità e sui requisiti di capitale, ovvero i cd. Level 3 Assets e l’incidenza dei titoli governativi domestici. Emergono significative differenze tra business model e paesi con riferimento a entrambi gli indicatori.