I proverbi rappresentano delle entità linguistiche complesse e caratterizzate da un tasso significativo di interterstualità (De Beaugrande, Dressler, 1981), configurandosi come paremie (Montanari, 2010). Una paremia presente all’interno della lingua comune, infatti, anche quando è interrotta è perfettamente ricostruibile da parte dei parlanti, perché incardinata all’interno dell’enciclopedia linguistico-culturale, permettendo di risparmiare tempo e di comprendere testi corrotti, per mezzo del principio di economia linguistica (Hrisztova-Gotthardt, Aleksa Varga, 2015). Sulla base di queste premesse si è investigato il livello di conoscenza di alcuni proverbi, selezionati sulla base di un criterio semantico (Boggione, Massobrio, 2007), da parte di un campione di 600 individui, rappresentativo di porzioni diverse di popolazione. In particolare, è stato prodotto un questionario sociolinguistico all’interno del quale si è domandato al campione di spiegare un proverbio attraverso la definizione. L’analisi dei dati ha permesso di dimostrare che la competenza definitoria di un proverbio non è di carattere strutturale rispetto alla lingua ed è, come accade per le forme idiomatiche, strettamente connessa con l’enciclopedia del parlante e con le sue caratteristiche, soprattutto diastratiche. Per quanto concerne gli apprendenti stranieri, invece, si osserva una sostanziale resistenza alla comprensione delle paremie dell’italiano, questione che offre certamente risvolti interessanti per la didattica della lingua.
La competenza definitoria delle paremie. Un'indagine sociolinguistica
Nitti P
2021-01-01
Abstract
I proverbi rappresentano delle entità linguistiche complesse e caratterizzate da un tasso significativo di interterstualità (De Beaugrande, Dressler, 1981), configurandosi come paremie (Montanari, 2010). Una paremia presente all’interno della lingua comune, infatti, anche quando è interrotta è perfettamente ricostruibile da parte dei parlanti, perché incardinata all’interno dell’enciclopedia linguistico-culturale, permettendo di risparmiare tempo e di comprendere testi corrotti, per mezzo del principio di economia linguistica (Hrisztova-Gotthardt, Aleksa Varga, 2015). Sulla base di queste premesse si è investigato il livello di conoscenza di alcuni proverbi, selezionati sulla base di un criterio semantico (Boggione, Massobrio, 2007), da parte di un campione di 600 individui, rappresentativo di porzioni diverse di popolazione. In particolare, è stato prodotto un questionario sociolinguistico all’interno del quale si è domandato al campione di spiegare un proverbio attraverso la definizione. L’analisi dei dati ha permesso di dimostrare che la competenza definitoria di un proverbio non è di carattere strutturale rispetto alla lingua ed è, come accade per le forme idiomatiche, strettamente connessa con l’enciclopedia del parlante e con le sue caratteristiche, soprattutto diastratiche. Per quanto concerne gli apprendenti stranieri, invece, si osserva una sostanziale resistenza alla comprensione delle paremie dell’italiano, questione che offre certamente risvolti interessanti per la didattica della lingua.File | Dimensione | Formato | |
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