I primi studi sistematici sul linguaggio giovanile in Italia partono dagli anni Novanta, quando la documentazione era riferita ai media tradizionali e lo stesso monitoraggio del parlato seguiva modalità di agevole tracciabilità. La rivoluzione digitale ha allargato il problema del linguaggio giovanile, fluido per natura, alla selezione delle fonti, alla loro durata e alla loro autorevolezza. L'obiettivo principale del lavoro è portare l'attenzione sulla necessità di una costante verifica dell'attendibilità delle fonti, e soprattutto dell'ampliamento dell'analisi ai contesti socioculturali e alle ragioni della loro rapida evoluzione. Questi modelli di ricerca evidenziano alcuni dei meccanismi di autodifesa che garantiscono al linguaggio giovanile il mantenimento delle proprie specificità anche nel contesto attuale, dove le logiche di mercato sembrano rendere secondarie le stesse affermazioni identitarie.
Una lingua per il futuro? L'italiano dei giovani
gianmarco gaspari
2024-01-01
Abstract
I primi studi sistematici sul linguaggio giovanile in Italia partono dagli anni Novanta, quando la documentazione era riferita ai media tradizionali e lo stesso monitoraggio del parlato seguiva modalità di agevole tracciabilità. La rivoluzione digitale ha allargato il problema del linguaggio giovanile, fluido per natura, alla selezione delle fonti, alla loro durata e alla loro autorevolezza. L'obiettivo principale del lavoro è portare l'attenzione sulla necessità di una costante verifica dell'attendibilità delle fonti, e soprattutto dell'ampliamento dell'analisi ai contesti socioculturali e alle ragioni della loro rapida evoluzione. Questi modelli di ricerca evidenziano alcuni dei meccanismi di autodifesa che garantiscono al linguaggio giovanile il mantenimento delle proprie specificità anche nel contesto attuale, dove le logiche di mercato sembrano rendere secondarie le stesse affermazioni identitarie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.