Il contributo riflette sulle necessità di cambiamenti anche a livello macro-sistemico (World Economic Forum, 2023) della scuola nella formazione in ingresso ed in itinere degli insegnanti, dove l’eccessiva burocrazia e le numerose incombenze organizzative rappresentano gli ostacoli percepiti come più rilevanti dai docenti per il loro sviluppo professionale. La metodologia di ricerca ha integrato componenti qualitative e quantitative (Creswell, 2011). Un questionario strutturato (Trinchero, 2004) è stato somministrato a tutti i docenti delle scuole secondarie con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Varese, raccogliendo 488 risposte. Le risposte qualitative sono state analizzate tramite codifica tematica con il software MAXQDA, applicando codici predefiniti ed emergenti (Pagani, 2020). I risultati mostrano una percezione professionale spesso autonoma, a rischio burnout (Pedditzi et al., 2009), raramente collegata al lavoro tra pari, con divari tra conoscenze implicite, esplicite ed agire professionale dei docenti (Perla, Vinci, 2021). In linea con i dati italiani della ricerca OCSE-TALIS del 2018 (Trinchero, 2022), i docenti affermano che il contesto organizzativo scolastico influisce notevolmente sulla loro didattica, sia in termini di burocrazia (Veladiano, Giuliano, 2019), che di gestione del tempo (Giovannini, 2016), che di leadership scolastica (Castoldi, 2014). Anche per la formazione docente nell’ambiente scuola: «L’ecologia dello sviluppo umano implica lo studio scientifico del progressivo adattamento reciproco tra un essere umano attivo che sta crescendo e le proprietà, mutevoli, delle situazioni ambientali immediate in cui l’individuo in via di sviluppo vive, anche nel senso di definire come questo processo è determinato dalle relazioni esistenti tra le varie situazioni ambientali e dai contesti più ampi di cui le prime fanno parte» (Bronfenbrenner, 2002, pp. 54-55). Si propone dunque l’adozione di modelli provenienti dall’ambito economico e sociale per valutare il sistema scuola e l’adozione di metodologie sistemico-relazionali non solo nella formazione degli insegnanti, ma anche nella gestione dell’autonomia di ciascuna scuola, nei suoi molteplici livelli.
Il TLC e la formazione dei docenti all'inclusione: le comunità di pratica UDL
Letizia Ferri
;Sara Bocchicchio
;Stefano Bonometti
;Cristiano Termine
2024-01-01
Abstract
Il contributo riflette sulle necessità di cambiamenti anche a livello macro-sistemico (World Economic Forum, 2023) della scuola nella formazione in ingresso ed in itinere degli insegnanti, dove l’eccessiva burocrazia e le numerose incombenze organizzative rappresentano gli ostacoli percepiti come più rilevanti dai docenti per il loro sviluppo professionale. La metodologia di ricerca ha integrato componenti qualitative e quantitative (Creswell, 2011). Un questionario strutturato (Trinchero, 2004) è stato somministrato a tutti i docenti delle scuole secondarie con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Varese, raccogliendo 488 risposte. Le risposte qualitative sono state analizzate tramite codifica tematica con il software MAXQDA, applicando codici predefiniti ed emergenti (Pagani, 2020). I risultati mostrano una percezione professionale spesso autonoma, a rischio burnout (Pedditzi et al., 2009), raramente collegata al lavoro tra pari, con divari tra conoscenze implicite, esplicite ed agire professionale dei docenti (Perla, Vinci, 2021). In linea con i dati italiani della ricerca OCSE-TALIS del 2018 (Trinchero, 2022), i docenti affermano che il contesto organizzativo scolastico influisce notevolmente sulla loro didattica, sia in termini di burocrazia (Veladiano, Giuliano, 2019), che di gestione del tempo (Giovannini, 2016), che di leadership scolastica (Castoldi, 2014). Anche per la formazione docente nell’ambiente scuola: «L’ecologia dello sviluppo umano implica lo studio scientifico del progressivo adattamento reciproco tra un essere umano attivo che sta crescendo e le proprietà, mutevoli, delle situazioni ambientali immediate in cui l’individuo in via di sviluppo vive, anche nel senso di definire come questo processo è determinato dalle relazioni esistenti tra le varie situazioni ambientali e dai contesti più ampi di cui le prime fanno parte» (Bronfenbrenner, 2002, pp. 54-55). Si propone dunque l’adozione di modelli provenienti dall’ambito economico e sociale per valutare il sistema scuola e l’adozione di metodologie sistemico-relazionali non solo nella formazione degli insegnanti, ma anche nella gestione dell’autonomia di ciascuna scuola, nei suoi molteplici livelli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.